giovedì 9 aprile 2015

Nel bosco Difesa Soprano, di elce e quercia, l’attrattiva principale è la grava di Germanito. Qui le acque del torrente Salso vengono inghiottite dalla roccia fino a 80 metri di profondità, per poi riaffiorare, ricche di sali, alle sorgenti di Capodifiume, nel comune di Capaccio. Qui gli antichi pestani eressero un tempio per onorare le acque del “fiume che impetra”, come veniva chiamato il lungo percorso sotterraneo delle acque per cui uomini e animali precipitati o lanciati nella grava a monte, rispuntavano senza vita nella sorgente a valle.

trekking a Trentinara

Il monte Vesole, dalla cui cima si gode un magnifico panorama, è un luogo ideale per gli amanti del trekking. La vetta è raggiungibile attraverso un sentiero che parte dalle nevere. Il suo bosco di faggi è ricco di fauna (cinghiali,volpi, puzzole e anche lupi), fresche sorgenti e frutti del sottobosco. Numerose le attrattive naturali tra le quali spicca una grotta in passato abitata dai briganti. Per raggiungere il sentiero c’è una comoda strada, percorribile in auto, che valica la montagna e scende sull'altro bellissimo versante, ricco di secolari castagni, verso la Valle del Calore.

TRENTINARA


Il toponimo alluderebbe a misure terriere o, secondo la tradizione locale, ai soldati anticamente a guardia dell'acquedotto romano che raggiungeva Paestum: trenta di numero o pagati trenta denari. Si ritiene che l’attuale paese sia stato fondato dai profughi di Paestum all’epoca delle invasioni saracene (sec. IX). Nel sec. XI la sua posizione strategica ne faceva un importante presidio militare sulla strada tra il Cilento interno e il mare. Trentinara fu un marchesato. Nel 1943 il paese rischiò di essere distrutto a causa di una postazione militare tedesca installata nella piazzetta panoramica che gli Alleati faticavano ad espugnare.



Il centro storico situato nella parte alta, conserva in parte l’antica struttura medievale. Dell'antico maniero a tre torri (presenti nello stemma comunale) oggi non rimane niente, tranne i nomi di via Torri [01] e via Castello [02]. Diverse le vecchie case con bei portali in pietra viva datati ‘700 e ‘800. La chiesa dell'Assunta(XVII sec.), nella piazza principale, ha un bel campanile. La vicina chiesa del Rosario (antica ma ristrutturata nel XVIII sec.) è a navata unica con cappelle perimetrali e abside rettangolare sormontato da una cupola affrescata; bellissima la copertura in legno fatta di tavole accostate e riccamente dipinte con motivi floreali che incorniciano altri tre dipinti istoriati di pregevole fattura. La chiesa di S. Nicola (sec. Xl, restaurata di recente), nel centro storico, con la sua architettura è una originale testimonianza dell’influenza dei monaci basiliani nella zona. Anche nel suggestivo e panoramico santuario della Madonna di Loreto (XIII sec.), a ridosso di unapineta [17], vanno segnalati il campanile a cupola moresca e la stanza di un eremita (custode della chiesa) quali elementi tipici dei cenobi basiliani.